venerdì 12 novembre 2010

Sai Hachi, quando sono sola mi sento davvero come un bambino che piange, per cui voglio sentirmi fortunata di averti potuto conoscere.

Qualunque strada tu scelga, con chiunque tu scelga di condividerla... mi basta che tu sia felice. Vorrei poter dire che questo è il mio desiderio più profondo, ma in realtà, purtroppo, non ho un carattere così equilibrato. La mia immagine, così come si riflette nei tuoi occhi... è insieme forte e delicata..come quella di un eroe dei fumetti, troppo perfetto per essere vero. Sai Nana, se non si perde la speranza il domani arriva sempre. È una cosa che ho imparato da te. Eppure la pioggia di quel giorno... non ha ancora smesso di cadere e continua a bagnarmi il viso. Se quel giorno non seppi comprendere la tua tristezza non dipese certo dai tuoi occhiali scuri, che non lasciavano trapelare i tuoi sentimenti. Era l'assurda idealizzazione che ti avevo costruito intorno ad ofuscarmi la vista.

Nana -

lunedì 1 novembre 2010

Anche se in questo momento ti trovi lontano, sei sempre dentro di me. Ricordo il tuo sguardo forte e sincero, e ascolto sempre le tue canzoni, che sono la mia fonte di incoraggiamento. E tu, Nana? La senti, la mia voce?


sabato 30 ottobre 2010

venerdì 29 ottobre 2010

Ricordo.

"La saluto. Lei va in fila.
Io non riesco a smettere di piangere.
Lei, ancora una volta, è più forte di me.
Poi si gira e mi sorride. Io sto piangendo, ma sorrido.
Poi non la vedo più.
L'ho persa. "

Grazie di tutto.
Grazie, soprattutto perchè ho scoperto cosa significa provare dolore al suono delle note di una canzone che nascondono un ricordo.

martedì 7 settembre 2010

Non ce la posso fare.

Non credo proprio. No no, non ce la faccio.
Mia mamma ha sempre avuto una sorta di repulsione nei confronti dei "musi lunghi", della maleducazione, delle brutte risposte. Forse è colpa sua, dell'educazione che mi ha dato, se oggi, dopo l'ennesima volta, mi sono accorta di quanto i tuoi comportamenti comprendano quelle caratteristiche.
In tutta la mattinata non hai mai avuto un sorriso per me. Mi eviti. Non mi parli. Ah giusto, perché non mi parli? Perché semplicemente non abbiamo più niente da dirci. Non mi interessa del moroso di quella, e della litigata di quello con quello. Non mi interessa proprio per niente.
Sei lunatica e permalosa. Ma non è mai stato un problema. Non sopporto i permalosi ed è probabilmente per questo che ne sono sempre stata circondata. Con te non si può scherzare, fare una battuta. La conseguenza di uno scherzo fatto a te, è un muso. Un comportamento infantile.
"Hey ma che hai?" "Niente." "Come niente?" "Ti ho detto che non ho niente."
L'ultima volta che abbiamo litigato, mi hai accusato di aver messo tutti contro di te. Prima renditi conto che ti sei offesa perché ho detto che una tua foto era molto carina. Io non ho messo nessuno contro di te, ho solo spiegato il motivo del litigio. Ognuno trae le proprie conclusioni, sai?
Tra 6 giorni inizia la scuola. Tu, sarai in classe con me. Tu, quella persona che io amavo! Ora invece, sei solo una persona che desidererei non aver MAI conosciuto.
Non ti chiederò nulla. Tanto meno verrò ad implorarti di perdonarmi. Non ho niente per cui chiedere perdono. Commentare una tua foto dicendo che è carina non mi sembra un modo per offenderti. Quel giorno, quanto ti ho chiesto scusa, perché avrei fatto di tutto per riaverti come amica, qualcosa si è spezzato, e non potrai più riparare. Mi hai accusato di non essere affidabile, e perchè? Solo perchè avevo chiesto a due amici se sapevano cosa ti avevo fatto.
Non sono solo stanca, ne va di mezzo anche la mia dignità e il mio orgoglio. Io ti ho implorato, te ne rendi conto? E ora, di nuovo, sei pronta a rovinarmi. Ma non questa volta sai? Non posso stare male per qualcuno che non mi merita neanche. Non perché sono una persona da meritare, ma perché io ti ho offerto tutto quello che avevo. Tutto. Amicizia, stima, fiducia, comprensione, qualsiasi cosa. Tu non te ne curi minimamente.
Dopo la giornata di oggi, quella a trarre le conclusioni sarò io. Se non dovessi vederti tutti i giorni per i prossimi 5 anni, non credo sarei qui a scervellarmi per trovare un modo di continuare con te.
Cara, il mondo non gira intorno a te. Un "deficiente" detto in modo scherzoso, non è un insulto. I punti a fine parola non mi spaventano. Un cuoricino scritto così perché bisogna scriverlo, non è confondibile con uno scritto col cuore, mi dispiace. Non sai mentire.
Spero tu ti accorga del tuo comportamento.
Ciò non toglie che la fiducia è come un vaso. Puoi aggiustarlo se si rompe, ma potrai sempre vedere la crepa.

domenica 22 agosto 2010

I miss you

To see you when I wake up
Is a gift I didn't think could be real.
To know that you feel the same as I do
Is a three-fold, Utopian dream.

You do something to me that I can't explain.
So would I be out of line if I said "I miss you"?

I see your picture.
I smell your skin on
The empty pillow next to mine.
You have only been gone ten days,
But already I'm wasting away.
I know I'll see you again
Whether far or soon.
But I need you to know that I care,
And I miss you.

giovedì 19 agosto 2010

One language, different ways of speaking.

I've been for 5 days in Napoli, an italian city. A south-Italy city. Also known as "Naples" for the world.
An old italian saying says: "you see Napoli, and then you die". Well, almost true. The view is amazing. One of the best thing i've seen in my whole life until now. No horizon line between sea & sky. Just blue, just amazing. I won't stop myself on these stuff, because it might sound lame or "copied" but seriously, it was amazing.
The thing that most got me surprised, was all the love Napolitans have for their city. You can do whatever you want, but don't touch their city, their places & their football team. At first, it sounded like bragging to me. But once i was there, i understood they're just like that. Maybe bragging, but not with that intention.
I come from a very small city, and napoli was just so big at my eyes. Traffic, cars, lights, old places, new places.
I found myself creeped out on friday, when i first got in the city. I'm italian, but everything looked like i was in another country. Nothing wrong with the people or the places. Just the language. I didn't understand a dick. Literally. Sorry for being vulgar, but seriously. I was like: "hey what's that palace?" and my friends were like: "that palace is bhfbghbfhgby, you understand?" "yeaaahhh o.o". It was their dialect. Too different from the normal italian to be understood by me. Way too different. I was creeeeped out. I'm still in Napoli now, but i finally can understand it better . Had to learn some famous sentences. lol
One language, different ways to speak it. It was insane. And i got to learn something in Sicilian, the dialect of sicily. Mafia speaking! ;D
I have to leave tomorrow. It was fantastic, i loved it here. But yeah, i'll come back for sure.
I'm starting to realize italy is better than i used to think.
Is it positive?